Alluminio in cucina: qual è l’uso corretto per non correre gravi rischi per la salute

Alluminio in cucina: qual è l’uso corretto per non correre rischi per la salute. Ecco tutte le regole per non commettere errori. Fate attenzione!

Nel corso degli anni si è disputato un lungo ed acceso dibattito a proposito dell’utilizzo dell’alluminio in cucina. Questo, infatti, è un materiale molto usato per realizzare ad esempio pentole, contenitori, carta stagnola e vaschette per la conservazione dei cibi. Nonostante ciò, i rischi per la salute sembrano comunque essere sempre dietro l’angolo. Bisogna, tuttavia, precisare che nella maggior parte dei casi questi prodotti in alluminio vengono rivestiti con uno strato di vernice che isola dal contatto diretto con le pietanze. Inoltre, è ormai dimostrato che l’uso dell’alluminio per alimenti è di fatto sicuro,  anche se è opportuno adottare degli accorgimenti per evitare la migrazione del metallo.

Perché si utilizza l’alluminio in cucina

alluminio in cucina
Vaschette di alluminio

Prima di precisare qual è l’uso corretto dell’alluminio per alimenti in modo da non correre rischi per la salute, vediamo quali sono gli aspetti positivi del suo impiego in cucina. Questo materiale risulta essere in generale molto utile dietro ai fornelli per le sue peculiari caratteristiche. In particolare, per via della sua leggerezza e dell’elevata conducibilità termica. Il metallo, infatti, consente una regolazione molto efficace della temperatura nelle fasi di cottura e una distribuzione uniforme del calore. Riducendo così il rischio di bruciare l’alimento che si sta preparando.

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Qual è l’uso corretto

alluminio in cucina
Come conservare i cibi con l’alluminio

Benché ad oggi l’uso dell’alluminio in cucina non risulti essere particolarmente pericoloso per la salute delle persone, rimane comunque di fondamentale importanza farne un utilizzo corretto, adottando qualche piccolo accorgimento. In particolare:

  • si può usare per conservare il cibo a qualunque condizione per meno di 24 ore;
  • in frigorifero la conservazione può essere prolungata fino a 10 giorni perché il freddo  limita la migrazione del metallo;
  • il contatto tra alluminio e cibo a temperatura ambiente può avvenire in maniera prolungata solo per prodotti come caffè, spezie, zucchero, cereali, pasta, prodotti della panetteria, legumi, frutta secca e ortaggi essiccati.

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A tutto ciò si aggiunge, inoltre, quanto stabilito dalle norme in materia che sconsigliano fortemente l’uso dell’alluminio per la conservazione di cibi acidi, salati e refrigerati.

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