“Non mi vergogno a dirlo”, Cannavacciuolo racconta senza filtri: nessuno poteva immaginarlo

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Lo chef campano ha raccontato in una puntata del videopodcast Million$, tra le altre cose, la filosofia alla base del suo lavoro e alcuni segreti.

Un percorso professionale contraddistinto dalla passione, la voglia di migliorarsi e anche dal sacrificio che parte dalla decisione di lasciare la casa e scoprire la cucina dell’Italia e del mondo prima di farsi conoscere. La potremmo riassumere un po’ così la lunga carriera di Antonino Cannavacciuolo oggi patron del tristellato Villa Crespi e volto amato della televisione. Eppure lo chef fino a poco tempo continuava a lavorare in cucina come se fosse stato ancora agli inizi.

antonino cannvacciuolo
“Non mi vergogno a dirlo”, Cannavacciuolo racconta senza filtri: nessuno poteva immaginarlo -(credits @masterchef) ricette.eu

I segreti del suo successo e dalla sua filosofia per raggiungerlo e mantenere un ambiente lavorativo stimolante li ha raccontati in una puntata del videopodcast Million$ del collega e amico Joe Bastianich e Tommaso Mazzanti, il fondatore di Antico Vinaio.

Ai microfoni del programma, lo chef ha raccontato di essersi avvicinato al mondo della cucina molto presto e in maniera involontaria. Ad ispirarlo il padre, anche lui cuoco che però non voleva che il giovane Cannavacciuolo intraprendesse questa carriera: “Sapevo cosa volesse dire fare questo mestiere e quindi cercò di farmi fare altro. Ma io a 13 anni gli dicci: “o mi fai fare questa cosa o non faro niente“. Da lì è iniziato tutto, con il padre dello chef che rassegnato gli ha detto. “se vuoi fare questo mestiere, fallo bene“.

E deve averlo preso alla lettera vista le tre stelle Michelin e i diversi riconoscimenti ottenuti, senza contare il successo. Ma nonostante tutto questo, lo chef non dimentica mai gli inizi e le difficoltà lungo il percorso, che poi gli hanno anche permesso di forgiare il lavoro che ha e sta continuando a costruire.

Cannavacciuolo: “Ho lavato i piatti fino a 12 anni fa”

Nessuno si immaginerebbe mai uno chef stellato mettersi a lavare i piatti eppure succede, soprattutto quando la carriera è agli inizi e in salita. Si investe, si assume personale ma non ci si può sempre permettere una brigata completa e se la dedizione c’è non ci si dimentica che tutti gli aspetti sono importanti e ci si mette al servizio di quel lavoro.

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Cannavacciuolo: “Ho lavato i piatti fino a 12 anni fa” -(credits @antoninochef) ricette.eu

Il successo è arrivato grazie alla bravura ovviamente, ma c’è voluto anche tanto impegno e sacrificio. Non può mancare oggi, secondo lo chef, un’idea imprenditoriale senza però mai dimenticarsi le basi e la tradizione e soprattutto il rispetto per chi lavora in cucina, perché sono “i ragazzi che possono aiutarti a crescere“.

E quando questi mancano, perché non si può assumere, non bisogna aver paura di sporcarsi le mani. Si scopre così, e non ha vergogna ad ammetterlo, che chef Cannavacciuolo quando la fama già c’era ma i soldi non erano ancora tanti passava parte del tempo a lavare i piatti: “ho lavato i piatti fino a 12 anni. Vedevo il lavapiatti in difficoltà ma non potevo permettermene un altro, così lo aiutavo io“.

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