Una coppa scarlatta che profuma d’inverno, tra agrumi lucidi e ramoscelli di rosmarino che sfiorano il naso. La sangria natalizia non urla, sussurra: chiama il brindisi, scalda la tavola, racconta la stagione con frutta e spezie.
La scoperta della sangria invernale
C’è chi la riserva all’estate. E chi, davanti alle luci dell’albero, la scopre d’un tratto perfetta. La sangria in versione invernale gioca con i contrasti: dolcezza misurata, tannino morbido del vino rosso, punte amaricanti degli agrumi. Funziona con antipasti salati, arrosti leggeri, formaggi a pasta molle. Il colore fa scena. Il profumo invita. Il primo sorso chiarisce tutto.
Un inciso utile
Prima di alzare i calici. Nell’Unione Europea, “Sangria/Sangría” è una bevanda aromatizzata regolata dal Regolamento (UE) n. 251/2014: il nome, senza qualificazioni, è riservato ai prodotti elaborati in Spagna o Portogallo; altrove si usa “Sangria prodotta in [paese]”. A casa, nessun problema di etichetta, ma è un fatto interessante per chi ama fare le cose per bene (fonte: eur-lex.europa.eu, Reg. 251/2014).
Il segreto della versione natalizia
Il segreto della versione natalizia non è la frutta, né il liquore. È il cuore aromatico che tiene insieme tutto.
Il punto centrale: uno sciroppo di spezie che profuma la festa
Preparo uno sciroppo 1:1. Metto 120 g di zucchero, 120 ml d’acqua, 2 stecche di cannella in un pentolino. Porto a bollore, poi lascio sobbollire 5 minuti. Spengo, copro, infondo 15–20 minuti. Filtro e raffreddo. Risultato: base pulita, coerente, che non copre il vino. Se piace, aggiungo 1 anice stellato o 3 chiodi di garofano in infusione corta. Se non avete la certezza sulla freschezza delle spezie, meglio non lasciare oltre 20 minuti: il rischio è un amaro invadente.
Ora la caraffa. Verso 750 ml di vino rosso giovane e fruttato (Tempranillo, Garnacha, Sangiovese tra 12–14% vol), 250 ml di succo di arancia fresco e 200 ml di succo di melograno non zuccherato. Integro 120–180 ml di sciroppo, a gusto. Opzionale: 40–60 ml di brandy. Aggiungo frutta a fette sottili: 1 arancia, 1 mandarino, 1 mela croccante, 100 g di chicchi di melograno, 2 rametti di rosmarino. Copro. Riposo in frigo 2–4 ore. Servo ben fredda (intorno a 6–8 °C), con o senza ghiaccio.
Dati utili
ABV stimato senza brandy: circa 8% vol (0,75 L a 13% diluiti con succhi). Con 60 ml di brandy a 38% si sale intorno a 9,5% vol. È una stima valida per l’uso domestico; varia con gradazione, volumi e ghiaccio. Zuccheri: lo sciroppo 1:1 aggiunge circa 10–15 g per 100 ml di bevanda se usato tutto; per una versione più secca, dimezzatelo o usate soli succhi di frutta non zuccherati.
Consigli pratici, varianti e un tocco personale
Vino: evitate legni marcati. Cercate frutto e acidità. Un Montepulciano giovane regge bene gli agrumi.
Spezie: la “cannella di Ceylon” dà note più fini rispetto alla cassia. Se non avete certezza sull’origine, indicate semplicemente “cannella” e regolatevi all’assaggio.
Frutta: non sbucciate gli agrumi trattati con cere. Se l’etichetta non è chiara, sbucciate e aggiungete solo la polpa.
Rosmarino: non è solo decorativo. Un leggero pestaggio sul palmo prima dell’inserimento libera i terpeni e profuma il calice fin dal primo sorso.
Batch e servizio: per 8 persone contate 1,5 L totali. Riposo minimo 2 ore; oltre le 8, gli agrumi rilasciano amarezza.
La prima volta che l’ho portata in tavola, il rosmarino ha convinto gli scettici più del brandy. È rimasto un ciuffo sul bordo del bicchiere come un segnalibro di resina e inverno. E voi, quale profumo vorreste ritrovare nel vaporetto della vostra sera di festa: la punta calda della cannella, o il lampo verde del rosmarino al primo respiro?