Quanto dura la passata di pomodoro aperta: trucchi e consigli per conservarla al meglio

Quanto dura la passata di pomodoro aperta: tutti gli errori da evitare per conservarla al meglio, senza andare incontro a brutte sorprese.

La passata di pomodoro è un ingrediente utilizzatissimo in cucina. Ideale per preparare un bel sughetto per condire la pasta o per cucinare la pizza, è quel tocco in più che può rendere un piatto saporito. Ad ogni modo, spesso capita che una volta aperta la bottiglia, essendo questa troppo grande, si finisce con il non utilizzare tutta la passata, conservando poi ciò che resta in frigorifero. Ma quanto dura questo straordinario prodotto una volta aperto? Per quanto tempo si può lasciare in frigorifero? Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo e quali sono gli errori da evitare assolutamente.

Come conservare al meglio la passata di pomodoro aperta

passata di pomdoro aperta
Passata di pomodoro aperta: quanto dura e come si conserva

Quasi sempre, quando la si utilizza in cucina, la passata di pomodoro tende sempre ad avanzare. In questi casi, siamo tutti abituati a riporla direttamente in frigorifero all’interno della sua bottiglia. Tuttavia, quando abbiamo finalmente bisogno di riutilizzarla, è quasi sempre ed inevitabilmente andata a male. Questo accade perché si tratta di un prodotto tanto gustoso e versatile quanto facilmente deperibile. Per questo, per conservarla al meglio, non è sufficiente soltanto metterla in frigorifero, ma bisogna anche adottare alcuni piccoli accorgimenti. Nella maggior parte dei casi, è bene cuocerla per intero e congelarla. Tuttavia, se si preferisce tenerla in frigorifero ecco cosa c’è da sapere.

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Quanto dura in frigorifero

passata di pomodoro aperta
Sugo pronto

La passata di pomodoro, come abbiamo anticipato, è un alimento facilmente deperibile che, se conservata in frigorifero, non può essere consumata oltre due o tre giorni dalla sua apertura. Questo perché nel giro di pochissimi giorni con il tappo aperto potrebbero formarsi al suo interno delle tracce di muffa, in alcuni casi persino invisibili ai nostri occhi.

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Bisogna, quindi, fare molta attenzione e non affidarsi semplicemente alla data di scadenza impressa sulla confezione, in quanto una volta aperta questa non può più essere ritenuta attendibile. Un’ulteriore precauzione da adottare potrebbe essere, inoltre, quella di odorare o assaggiare la passata anche se il deterioramento potrebbe essere difficilmente riconoscibile all’olfatto e al gusto. Ancora più delicata è, infine, la questione legata ai sughi pronti. Questi infatti, dati gli ingredienti contenuti, dovrebbero essere consumati al massimo nell’arco di uno o due giorni dalla loro apertura.

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