I+racconti+della+nonna%3A+da+dove+deriva+l%26%238217%3Bespressione+%26%238220%3Bcade+a+fagiolo%26%238221%3B%3F
ricetteeu
/2022/02/15/i-racconti-della-nonna-da-dove-deriva-lespressione-cade-a-fagiolo/amp/
Curiosità

I racconti della nonna: da dove deriva l’espressione “cade a fagiolo”?

Questo simpatico modo di dire sta ad indicare qualcosa o qualcuno che arriva inaspettatamente eppure sempre al momento giusto: da dove deriva l’espressione “cade a fagiolo”? I racconti della nonna

Di sicuro anche voi l’avrete sentito dire, prima o dopo, da qualcuno. Tra le espressioni dialettiche legate al cibo, gli ingredienti e alla gastronomia troviamo anche questa simpatica e curiosa affermazione. Di solito sta ad indicare qualcosa o qualcuno che arriva inaspettatamente eppure al momento giusto, in una determinata circostanza. Ma vi siete mai chiesti come sia nata questa frase particolare? I racconti della nonna: da dove deriva l’espressione “cade a fagiolo”? Sveliamo il mistero nelle prossime righe, di sicuro vi farà piacere scoprirlo!

“Cade a fagiolo”, da dove arriva questa buffa espressione: i racconti della nonna

Leggi anche: I racconti della nonna: “il bicchiere della staffa”, da dove nasce questo modo di dire?

Da dove nasce l’espressione “cade a fagiolo”: i racconti della nonna

Partiamo con lo spiegare perché questo modo di dire si ispira proprio ai fagioli. Ai tempi del Medioevo, essendo poco costosi, venivano consumati in grandi quantità dalle persone più povere. In particolare dai lavoratori della terra o nei monasteri. In genere venivano essiccati così da averne sempre una grande quantità a disposizione. Bastava condirli con pochi altri ingredienti per portare a tavola qualcosa di nutriente, che mantenesse in forze.

Leggi anche: I racconti della nonna: il panettone di San Biagio, se non lo mangi il 3 febbraio metti a rischio gola e naso!

Le origini di questo modo di dire particolare e curioso (fonte pixabey)

Avrete quindi capito che nelle cucine, soprattutto quelle contadine o comunque delle persone più povere, i fagioli non mancavano mai. C’erano praticamente ogni singolo giorno. Per questo, quando un forestiero o comunque un visitatore inaspettato giungeva, si diceva che era “attivato a fagiolo”, poiché c’era già pronto ciò da portare in tavola. Fagioli per l’appunto, che si trattasse del pranzo o della cena. Questa espressione si è tramandata nel tempo giungendo fino a noi e assumendo un significato più amplio. Oggi, infatti, tendiamo ad indicarvi qualcosa che capita a pennello, proprio al momento giusto, nell’accezione positiva o negativa del termine. Una curiosità succulenta, non trovate?

Angelica Gagliardi

Recent Posts

Pasta al pesto come a Genova: la ricetta ligure che fa impazzire tutti, pronta in 20 minuti

Il pesto alla genovese è uno dei condimenti italiani più conosciuti e amati nel mondo,…

6 giorni ago

Sembrano elaborate ma si fanno in 10 minuti: scopri qual è la mia ricetta preferita dell’estate

Se cerchi un piatto estivo, leggero e nutriente: le barchette di melanzane con quinoa e…

1 settimana ago

Girelle di sfoglia al prosciutto e formaggio: lo stuzzichino furbo che piace sempre

Rotolini salati di pasta sfoglia con prosciutto cotto e formaggio filante, perfetti come antipasto, aperitivo…

1 settimana ago

Pasta allo scarpariello: la ricetta napoletana che si fa in 10 minuti e profuma d’estate

La pasta allo scarpariello è un primo piatto tipico della tradizione napoletana, semplice da preparare…

2 settimane ago

Saporite e facilissime da fare: la ricetta di mia zia Maddalena mi fa fare sempre un figurone e mette tutti d’accordo

Un piatto vegetariano sfizioso, facile da preparare e perfetto anche da portare fuori casa: la…

2 settimane ago

Vissani: “L’italiano medio non può permettersi di andare a mangiare fuori”

Anche il mondo della ristorazione è cambiato irrimediabilmente dopo l'avvento del Covid. Inutile nasconderlo, inutile…

2 anni ago