E tu sai come distinguere le castagne commestibili da quelle ‘matte’ ? In pochi lo sanno ma queste non si possono mangiare: ecco a cosa fare attenzione quando le raccogli!
L’autunno è proprio la stagione delle castagne. Il profumo ed il sapore di uno dei frutti più buoni dell’autunno a cui non si rinuncia. Molto versatili inoltre in cucina per la preparazione di tanti gustosi piatti. In questo periodo si organizza in famiglia la solita gita nei boschi per andare a raccoglierle, così da portare poi a casa il vero bottino!
Attenzione però, bisogna sapere distinguere le castagne ‘buone’ e quindi commestibili da quelle ‘matte’ che non possiamo assolutamente consumare. Vediamo quindi come è possibile distinguerle.
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C’è chi si affida direttamente al venditore di fiducia del proprio supermercato per portare a casa le castagne migliori e chi invece sceglie di andare a raccoglierle direttamente. A questo proposito infatti occorre fare una precisazione perché forse non tutti sanno che non tutte le castagne si possono consumare. Quelle ‘matte’, sono castagne tossiche, è bene evitarle assolutamente. Ma come riconoscerle? In realtà è molto semplice.
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Le castagne sono il frutto del castagno e sono tendenzialmente di dimensioni più piccole rispetto a quelle tossiche. Solitamente le castagne commestibili sono racchiuse a gruppi di 2 o 3 all’interno di un riccio che esternamente presenta degli aculei pungenti e spinosi, oltretutto le troviamo nelle zone boschive. Per quanto riguarda invece le castagne matte, seme dell’ippocastano, queste sono contenute all’interno di un riccio i cui aculei sono lisci e non pungenti. Inoltre all’interno del riccio in questo caso troveremo solo un frutto di dimensioni più grandi. E cosa importante, le castagne non commestibili le troviamo principalmente in città, per strada, nei parchi o nei giardini, ma non in altura.
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