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Pastiera classica napoletana: la puoi fare in due modi, c’è chi la preferisce così

Pastiera classica napoletana, la puoi fare in due modi: c’è chi la preferisce così, ecco come si prepara passo per passo in entrambi i casi.

La pastiera è un vero e proprio ‘must’ della pasticceria napoletana, un dolce buonissimo e dalla lunga preparazione, tipicamente pasquale. Quando si avvicina la Pasqua, infatti, la città di Napoli e dintorni si riempie del profumo di questo meraviglioso dolce, che viene fatto solitamente in grandi quantità per essere poi anche regalato ad amici e parenti. La preparazione della pastiera prevede diversi passaggi e numerosi ingredienti, ma non tutti sanno che si può fare in due modi: la differenza sta nella preparazione del grano, che è l’ingrediente distintivo di questo dolce. Scopriamoli subito entrambi!

Pastiera classica napoletana, la ricetta tradizionale

La pastiera napoletana è un classico dolce pasquale, la cui ricetta tradizionale viene tramandata da anni e anni. Si tratta di una torta a base di pasta frolla, crema alla ricotta e grano, con l’aggiunta anche di qualche candito.

Pastiera classica napoletana, si può fare in due modi: ecco tutti i dettagli

La preparazione è piuttosto lunga, ecco quali sono gli ingredienti per la pasta frolla:

  • 250 g di farina
  • 50 g di strutto
  • 50 g di burro
  • 90 g di zucchero
  • 1 uovo medio
  • 1 pizzico di sale
  • 1 scorza di limone
  • 50 mg di latte intero

Per il ripieno di grano:

  • 180 g di grano cotto
  • 20 g di burro
  • 80 g di latte intero
  • 1 pizzico di sale
  • 1 fettina di buccia di arancia

Per la crema di ricotta:

  • 200 g di ricotta di pecora sgocciolata
  • 50 g di cedro candito
  • 3 uova, di cui 1 tuorlo
  • 180 g di zucchero
  • 20 g di latte intero
  • 20 g di miele
  • 2-3 cucchiai di acqua di fiori d’arancio
  • buccia grattugiata di limone e arancia q.b.

La prima cosa da fare è preparare la pasta frolla. Mettete un piano la farina e formate una fontanella, al centro della quale inserirete il burro, lo strutto, il sale, lo zucchero e l’uovo. Cominciate ad amalgamare il tutto con le mani e poi aggiungete anche il latte e la scorza di limone. Quando avrete ottenuto un impasto omogeneo, mettetelo in frigo a riposare per almeno un’ora, ricoperto di carta trasparente.

A questo punto occupatevi del grano precotto, che andrete a mettere in un pentolino con un pizzico di sale, il latte e il burro, aggiungedo se volete una buccia d’arancia. Fate cuocere qualche minuto, facendo attenzione a mescolare sempre, e poi quando sta per bollire, toglietelo dal fuoco e fatelo raffreddare.

Per la crema di ricotta, bisogna innanzitutto unire la ricotta e lo zucchero in una ciotola e farli riposare per un po’, preferibilmente anche per un giorno, quindi l’ideale è fare questa preparazione il giorno prima. Quando i due ingredienti saranno ben amalgamati, aggiungete il miele e poi unitevi la crema di grano con il cedro candito, sempre mescolando. Nel frattempo in un’altra ciotola mettete le 2 uova e il tuorlo, aggiungeteci l’acqua di fiori d’arancio, il latte e un po’ di buccia grattugiata di limone e arancia e mescolare tutto. Poi unite questo composto a quello di ricotta e grano e continuate a mescolare. In questo modo il vostro ripieno per la pastiera sarà pronto.

Stendete la pasta frolla in un ruoto di circa 20 cm di diametro, bucherellate la base e aggiungete il ripieno, poi preparate delle strisce di pasta frolla per ricoprire il ripieno (di solito se ne fanno 7 in tutto, 4 in un senso e 3 nel senso trasversale) e cuocete la vostra pastiera nel ripiano più basso del forno per circa 55 minuti a 180°.

Pastiera, qual è l’altra modalità di preparazione?

La pastiera classica napoletana si prepara esattamente così come vi abbiamo appena descritto, ma la stessa ricetta può essere fatta in due modi diversi. La differenza sta nella preparazione del grano, che quando viene cotto in un pentolino con latte, burro e sale, può essere alla fine frullato, in modo da ottenere un composto cremoso, ideale se a qualcuno dà fastidio la consistenza del grano intero. Voi a quale ‘club’ appartenete?

Francesca Simonelli

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