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Curiosità

Torta Pasqualina: sapete perché è il simbolo del giorno di Pasquetta?

Con il passare del tempo, la torta Pasqualina è diventata il simbolo non solo di Pasqua ma anche del giorno di Pasquetta. Sapete perché?

La torta Pasqualina è senza dubbi una delle ricette principali delle festività pasquali. Al contrario, però, di quello che in molti potrebbero pensare, questo piatto non è tanto il simbolo della Pasqua in sé, ma piuttosto del Lunedì dell’Angelo. Vale a dire del giorno di Pasquetta. Sapete da cosa dipende questa particolare usanza? Scopriamolo subito!

Storia e curiosità

Quella della torta Pasqualina è una ricetta molto antica che fonda le sue origine nella tradizione ligure. Stando alle fonti, questa pietanza è stata realizzata per la prima volta a Genova nel lontano XVI secolo. A menzionarla, infatti, nel Catalogo delli inventori delle cose che si mangiano et si bevano fu proprio il letterato Ortensio Lando. Allora, però, la Pasqualina era anche soprannominata ‘gattafura’, termine che rimanda all’espressione dialettale “da far gola al gatto che ladro scappa”. Con il passare del tempo, la ricetta è diventata tanto celebre che la Liguria è riuscita ad ottenere dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali la sua inclusione nell’elenco dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali. È, inoltre, singolare ricordare che secondo la tradizione questa torta doveva essere realizzata con 33 sfoglie sottilissime, come gli anni di Cristo. Ad oggi, come è facile immaginare, il numero di strati è notevolmente diminuito per ragioni di praticità.

Torta Pasqualina: il simbolo del giorno di Pasquetta

Perché è il simbolo di Pasquetta

Per molti italiani e non solo, la torta Pasqualina è diventata soprattutto il simbolo del Lunedì dell’Angelo. Alla base di questa usanza vi sarebbe un motivo ben preciso che non ha nulla a che fare con la religione. Questa ricetta è, infatti, considerata da molti ancora più buona se consumata fredda il giorno dopo. Quindi, presupponendo che la torta debba essere realizzata a Pasqua, la cosa migliore da fare è mangiarla il giorno seguente. Bisogna, inoltre, tener conto che questa ricetta si presta perfettamente alle gite fuori porta e ai picnic all’aria aperta tipici del giorno di Pasquetta. Un’idea davvero geniale da replicare non soltanto durante le festività, ma anche in altre occasioni!

Veronica Elia

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