I racconti della nonna: perché a Napoli chiamano questo piatto “minestra maritata”?

Sono molti i dialetti nella nostra penisola, vere e proprie lingue con sfumature e modi di dire affascinanti: perché a Napoli chiamano questo piatto “minestra maritata”? I racconti della nonna

L’Italia è un paese affascinante dove cultura e storia si mescolano in modo straordinario. Sono moltissimi i dialetti che si sono sviluppati di zona in zona, di città in città, dando vita a vere e proprie lingue con modi di dire, simbolismi e significati propri. Napoli è uno degli esempi più evidenti di ciò. Sono così tante le tradizioni e i termini che hanno preso piede e si sono sviluppati in questa splendida città che non basterebbero poche righe per dargli il giusto merito. Avvicinandosi Natale, a qualcuno sarà capitato di sentire un termine in particolare. I racconti della nonna: perché a Napoli chiamano questo piatto “minestra maritata”?

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“Minestra maritata”, perché a Napoli la chiamano così: i racconti della nonna

Iniziamo spiegando di che piatto si tratti. Una pietanza che, di solito, non manca mai il giorno di Natale sulle tavole dei napoletani. La ricetta può variare di famiglia in famiglia e generazione in generazione, ma i capi saldi restano gli stessi. Un misto di sedano, cipolle e carote, verdure varie come scarole o cavolo nero, parmigiano e condimenti vari e, ovviamente, la carne. Anche qui la scelta è ampia, da salsicce a costine di maiale, ma anche insieme, non esiste una regola precisa. Ma per quale motivo questo piatto delizioso ha preso un nome tanto particolare?

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Ebbene, il termine maritata, come facilmente intuibile, si riferisce a “sposata”. La minestra viene chiamata così perché in questa ricetta la carne e le verdure, così come il condimento, si sposano in maniera irresistibile dando vita ad un vero e proprio capolavoro. Un nome azzeccatissimo, siamo certi che chiunque l’avrà assaggiata potrà confermare!