Quando si tratta di frittata ci sono così tanti dettagli e varianti da tenere a mente che può capitare di andare in confusione: quante uova a testa bisogna utilizzare, c’è una regola?
Forse ce lo siamo chiesti tutti, ad un certo punto. Leggendo le varie ricette che si trovano in giro, osservando nonne e mamme ai fornelli, perfino quando ci siamo messi noi stessi all’opera per preparare questo piatto amatissimo, economico e semplice come nessun altro. Del resto, sembra non esserci una regola precisa, eppure regolarci a “occhio” non sempre è l’idea migliore. Quante uova a testa bisogna utilizzare per preparare la frittata: c’è una regola? Se anche tu hai questo dubbio cercheremo di trovare la risposta adatta che renderà questa pietanza perfetta e saporita.
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Anche tu ti sei chiesto se effettivamente ci fosse una regola, un dosaggio esatto per non sbagliare? Se è capitato è il momento di fare chiarezza. La risposta non può essere netta, poiché dipende da diversi fattori. Quali? Scopriamolo!
Iniziamo dalla padella in cui andremo a cuocere la frittata. Se di piccole dimensioni, ovviamente le nostre due uova saranno sufficienti per ottenere una frittata alta e soffice. Se, al contrario, è più larga, rischiamo che con due sole uova venga fuori una sorta di ostia. Dunque ci rendiamo conto che il numero di uova da utilizzare non dipende solo dal numero di persone, ma anche dagli strumenti che andremo ad utilizzare.
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Non tralasciamo nemmeno il peso delle uova. Ne esistono di dimensioni diverse: piccole, medie e grandi. Ovviamente due uova piccole non avranno la stessa capacità di due grandi.
Diciamo che la regola non scritta secondo la quale sono sufficienti due uova a testa è valida. Alcuni, però, aggiungono un ulteriore tocco per ottenere un risultato perfetto: un tuorlo o un albume. Esatto, alle due uova complete, aggiungono anche un tuorlo o un albume montato a neve all’impasto. Il motivo? Ottenere un piatto più sostanzioso, soffice e saporito. Un trucco da provare, questo è certo!
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