I racconti della nonna: cosa si mangiava una volta a Natale, le antiche tradizioni della cucina povera italiana

I racconti della nonna: cosa si mangiava una volta a Natale, le antiche tradizioni della cucina povera italiana. Ricordi magici! 

Al giorno d’oggi, per Natale, siamo ormai abituati a portare in tavola piatti ricchi ed abbondanti. Un menu a dir poco regale che si articola dall’antipasto al dolce, con ricette ricercate degne dei più rinomati ristoranti stellati. Ma cosa mangiavano una volta i nostri nonni per le festività natalizie? La risposta potrebbe di fatto stupirvi…

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Natale (pixabay)

Siete pronti a fare un viaggio indietro nel tempo e a scoprire tutte le più antiche tradizioni della cucina povera italiana? Se non state più nella pelle continuate a leggere questo nostro articolo!

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Cosa si mangiava una volta a Natale

Il Natale è ormai sempre più vicino e la maggior parte di noi sta già pensando a cosa portare in tavola per sorprendere i propri ospiti. Se, però, state cercando qualcosa di davvero unico ed originale, la soluzione la potreste trovare tornando indietro nel tempo all’epoca dei nostri nonni. Allora, infatti, non tutti potevano permettersi piatti ricchi ed abbondanti, ma nonostante ciò il Natale rimaneva pur sempre un’occasione speciale per riunirsi intorno al tavolo con tutta la famiglia e gustare le ricette tipiche della tradizione popolare italiana. Vi basterà dare un’occhiata a questi piatti per tornare subito un po’ bambini, un’emozione davvero indescrivibile!

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Le antiche tradizioni della cucina povera italiana

Per sapere cosa si mangiava una volta a Natale, basta tornare indietro nel tempo all’epoca dei nostri nonni. Allora infatti, un po’ come accade ancora oggi, le festività natalizie erano un’occasione imperdibile per portare in tavola tutte le tradizioni e le usanze della propria famiglia. Se da un lato durante l’anno bisognava risparmiare, a Natale era invece possibile concedersi qualche sfizio in più. Dall’anguilla al baccalà, fino ad arrivare a salsicce, cotechini e salumi generalmente fatti in casa. L’ottica, di fatto, era quella dell’autoconsumo. In pratica, a Natale si mangiava ciò che si metteva da parte durante l’anno. Discorso analogo anche per la frutta secca e l’uva passa.

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Cotechino

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Un’altra usanza molto interessante era, inoltre, quella di mangiare ‘magro’ il 24 dicembre per lasciare poi spazio alle abbuffate del 25. E che dire, infine, del panettone? Una volta il tipico dolce natalizio era preparato direttamente a casa per poi essere consumato al ritorno della messa di mezzanotte. Una tradizione rimasta intatta in moltissime famiglie italiane. Qual è, invece, la vostra usanza preferita?

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