Antonino Cannavacciuolo, non tutti conoscono questo ‘dettaglio’ del suo passato: quando lo scoprirete resterete di stucco

Antonino Cannavacciuolo, non tutti conoscono questo ‘dettaglio’ del suo passato: quando lo scoprirete resterete di stucco!

È certamente uno dei volti più amati dell’attuale panorama gastronomico italiano. Con le sue trasmissioni tv e i suoi ristoranti e bistrot lo chef Antonino Cannavacciuolo ha saputo conquistare in poco tempo il grande pubblico non solo attraverso la buona cucina e la sua proverbiale simpatia. Lo abbiamo visto nei panni di giudice a MasterChef Italia, in quelli da insegnante e mentore ad Antonino Chef Academy e lo abbiamo seguito in tutti i suoi progetti. Da Villa Crespi fino alla recente apertura di Cannavacciuolo by the Lake, il nuovo ristorante situato all’interno del resort Lacqua by the lake. Ma cosa sappiamo esattamente del suo passato? C’è un ‘dettaglio’, in particolare, che non tutti conoscono ma che ha profondamente segnato il corso della carriera dello chef. Si tratta, infatti, dei suoi esordi nella ristorazione ai tempi della gavetta in cucina. Di sicuro, quando scoprirete di cosa si tratta resterete di stucco!

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Antonino Cannavacciuolo: il ‘dettaglio’ del suo passato che non tutti conoscono

Antonino Cannavacciuolo 'dettaglio'
Antonino Cannavacciuolo. Fonte: Instagram

Antonino Cannavacciuolo, come ben sappiamo, è ormai uno chef di fama internazionale. Tuttavia, anche lui è entrato a far parte del mondo della cucina partendo ‘dal basso’. Ad ogni modo, sono davvero in pochi a conoscere questo ‘dettaglio’ del suo passato. Non tutti, infatti, sanno dove lo chef ha fatto la gavetta agli inizi della sua carriera.  Quando lo scoprirete resterete di stucco. “Da ragazzo lavoravo nell’hotel dove cucinava papà” ha raccontato Cannavacciuolo in occasione di una vecchia intervista rilasciata a La Repubblica. Sapete qual è l’albergo di cui stiamo parlando?

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Antonino Cannavacciuolo 'dettaglio'
Antonino Cannavacciuolo e suo padre. Fonte: Instagram

Ebbene sì, de La Sonrisa. “Un cinque stelle a Sant’Antonio Abate, quello dove adesso hanno ambientato Il boss delle cerimonie di Real Time” ha spiegato con esattezza lo chef. “Aprivo 800 uova al giorno, per fare 50 contenitori di gelato da mettere sulla macedonia e le fragoline di bosco. Alla fine c’era da lavare la cucina, scopare per terra, svuotare il magazzino. Poi mi passarono ai prosciutti” ha raccontato con un velo di nostalgia. Riuscite a crederci? Eppure è proprio così!

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