I racconti della nonna: “acqua in bocca”, sai da dove nasce questo modo di dire?

Non solo cibi, ma anche molte bevande sono alla base di modi di dire che fanno parte della nostra quotidianità: “acqua in bocca”, sai da dove nasce questo modo di dire? I racconti della nonna

Abbiamo parlato spesso dei modi di dire legati al cibo che fanno parte della nostra quotidianità e assumono un significato particolare e specifico in base alle circostanze. Non solo cibi, però, o ingredienti singoli, ma molti detti prendono spunto anche da bevande diverse. Un esempio è “nella botte piccola c’è il vino buono”, di cui vi abbiamo spiegato le origini non molto tempo fa. Concentriamoci oggi su di un’altra frase molto comune. “Acqua in bocca”: sai da dove nasce questo modo di dire? I racconti della nonna.

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Perché diciamo “acqua in bocca”: le origini di questo modo di dire, i racconti della nonna (fonte pixabey)

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“Acqua in bocca”: le origini di questo detto, i racconti della nonna

Quante volte ce lo hanno detto, magari raccontandoci un segreto o un fatto che comunque non doveva essere riportato ad altre persone? “Acqua in bocca” sta di solito a significare silenzio, tieni questa cosa per te, non dirla a nessuno. Ma perché si dice così? Se anche tu te lo sei chiesto allora ti sveliamo la storia affascinante da cui il detto prende origine.

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Quando chiediamo di mantenere un segreto o comunque di essere discreti usiamo questo modo di dire: sai perchè? (fonte pixabey)

A quanto sembrerebbe, le origini di questo modo di dire sarebbero da ricondurre ad una donna, una donna che viene definita “devota” ma al contempo dalla lingua lunga, sempre pronta a parlare male del prossimo. Recatasi a confessarsi, implorò il prete di aiutarla a correggere questo suo vizio, a non commettere più questo peccato. Così, il prete si ingegnò consegnandole un’ampolla in cui era contenuta della semplice acqua proveniente da un pozzo. Disse alla donna di berne un sorso ogni volta che avesse sentito il bisogno o il desiderio di sparlare del prossimo. I risultati furono sorprendenti. Da qui, l’espressione come la intendiamo oggi. Del resto, con la bocca piena d’acqua parlare è impossibile, no?!

 

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