Esistono diverse opinioni in merito, ma la realtà è una sola: quando aggiungere il sale nell’acqua di cottura della pasta, attenti a non commettere questo errore!
Ammettiamolo, è un dibattito che dura ancora e che spesso non trova soluzione. Che si tratti di seguire l’opinione della mamma o quella della vicina, la verità è che non tutti lo sanno con precisione. Quando aggiungere il sale nell’acqua di cottura della pasta? Anche se si potrebbe pensare che non abbia grande rilevanza in momento preciso, la realtà è diversa. C’è un errore in particolare che dovremmo evitare per non rischiare di “intaccare” i sapore del nostro piatto. Andiamo a vedere, quindi, cosa vorrebbe la regola in questi casi e scopriamo se abbiamo sempre sbagliato o se il nostro metodo è giusto!
Sale, quando aggiungerlo all’acqua di cottura della pasta?
C’è chi sostiene che aggiungere il sale in pentola insieme all’acqua rallenti l’ebollizione e chi il contrario, ovvero che la acceleri. In realtà, bisogna dar ragione ai primi: aggiungere il sale quando l’acqua ancora non bolle darà solo l’illusione che il processo sia velocizzato, ma la realtà è diversa. Le bollicine che vediamo all’aggiunta del sale, infatti, non significa che la temperatura è aumentata, ma è solo una reazione creata dall’acqua e i cristalli di sale. Il momento perfetto per condire con il sale è qualche istante prima di immergere la nostra pasta in pentola. Un errore da evitare, infatti, è aggiungerlo molto tempo prima dell’ebollizione. Come spiegano diversi chef, infatti, questo potrebbe alterare il sapore del nostro piatto, rendendo la pasta come “ferrosa”. L’ideale è lasciar bollire l’acqua, salare e subito dopo calare la pasta. Inoltre, anche per il sale bisogna prestare attenzione alle dosi. Si pensa che più sia lunga una cottura più sale occorra, ma è l’esatto contrario!
Adesso conoscete la regola precisa a riguardo: voi quando aggiungevate il sale? Siete tra i quelli che avevano indovinato il metodo giusto o avete sempre “sbagliato”?
