I racconti della nonna: la leggenda del Nodo d’Amore, l’emozionante storia del piatto degli innamorati

I racconti della nonna: la leggenda del Nodo d’Amore, l’emozionante storia del piatto degli innamorati. La conoscevi già?

Questa storia comincia con due “C’era una volta”. Il primo mi riporta con la mente a qualche anno fa. Il secondo, invece, ad un’epoca lontana lontana fatta di dame e cavalieri…

Nodo d'Amore
Tortellini di Valeggio sul Mincio (pixabay)

C’era una volta una bambina che non voleva mai mangiare e la sua nonna, disperata, non sapeva più cosa inventarsi per rendere il pasto più interessante agli occhi della nipotina. Così un giorno, davanti ad un piatto di tortellini in brodo, alla nonna venne in mente di raccontare alla piccola una storia d’amore che da quel momento in poi non avrebbe mai più dimenticato.

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La leggenda del Nodo d’Amore, l’emozionante storia del piatto degli innamorati

Secondo un’antica leggenda tramandata oralmente di generazione in generazione, sulle rive del fiume Mincio c’erano una volta delle ninfe, delle bellissime donne che vivevano sull’acqua ma che, una volta allontanatesi dalla loro dimora, a causa di un terribile sortilegio si trasformavano in terribili streghe. Una notte, il capitano delle truppe del Duca di Milano Giangaleazzo Visconti venne svegliato proprio dal canto di una di quelle meravigliose creature. Malco, così si chiamava il soldato, andato a vedere da dove provenisse quel suono, trovò il mantello di una di esse, Silvia. In quel rapido incontro i due si innamorarono immediatamente, ma la ninfa non poté trattenersi oltre e dovette lasciare Malco per tornare nelle acque del fiume. Tuttavia, Silvia decise di lasciare all’amato un pegno d’amore: un fazzoletto di seta.

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Nodo d'amore
Mincio (pixabay)

Il giorno seguente, nel corso di una festa, Malco riconobbe la sua Silvia fra la folla, la quale aveva deciso di sfidare il mondo umano per rincontrare il proprio Amore. Ma una dama invidiosa svelò a tutti la vera identità di Silvia che, a causa del sortilegio, si trasformò subito in una strega, mentre Malco venne imprigionato. Quella notte, però, la ninfa apparve nella cella del soldato per chiedergli di abbandonare il mondo degli uomini e di seguirla. Lui accettò, ma i due vennero subito scoperti e seguiti dalle guardie. La dama che aveva riconosciuto la ninfa però, sentendosi in colpa, decise di aiutarli. Così Silvia e Malco poterono scappare e gettarsi nelle acque del Mincio dove sarebbero stati per sempre insieme. Quando poi gli altri soldati raggiunsero le rive del fiume, vi trovarono un fazzoletto dorato, annodato dai due amanti come ricordo del loro eterno amore.

Da quel momento in poi…

La storia fece presto il giro del Veneto e, da quel momento in poi, tutte le giovani innamorate cominciarono a tirare a mano una sottilissima pasta dorata, farcita con un delizioso ripieno di carne ed infine chiusa con il famoso Nodo d’Amore per ricordare il fazzoletto di Silvia e Malco.

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Nacquero, dunque, così i famosi  tortellini di Valeggio sul Mincio. Da una romantica storia entrata nel cuore di tutte le fanciulle… perfino in quello della bimba che non voleva mai mangiare, ma che da quel giorno in poi chiese sempre alla nonna di raccontarle l’emozionante leggenda di Malco e Silvia.

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