Conosci l’usanza della “castagna matta”: tienila in tasca e guarda che succede!

Una credenza affascinante e molto usata in passato di cui solo pochi sono a conoscenza: conosci l’usanza della “castagna matta”, tienila in tasca e guarda che succede!

La frutta secca è una delle gioie della stagione autunnale e invernale, un toccasana per il nostro organismo e, per questo motivo, non dovremmo mai farla mancare a tavola. Non solo noci e castagne, ma anche pistacchi, fichi secchi, mandorle e nocciole. Si tratta di ingredienti gustosissimi già da soli ma che possiamo usare anche per dar vita a pietanze dal sapore eccezionale. Conosci l’usanza della “castagna matta”: tienila in tasca e guarda che succede! Una credenza affascinante che arriva direttamente dal passato, scopriamo insieme tutti i dettagli.

castagna matta
La credenza della “castagna matta”: ne hai mai sentito parlare? (fonte pixabey)

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“Castagna matta”: mettila in tasca e guarda che succede

Iniziamo col distinguere la castagna commestibile da quelle matte, che sono invece tossiche e non andrebbero mai mangiate. Le prime sono solitamente due o tre all’interno di un riccio con foglie singole e leggermente seghettate. Il riccio è di colore bruno, abbastanza scuro. Le castagne matte, invece, le troviamo nei ricci verdi e solitamente sono singole, un unico frutto di forma tondeggiante. A queste ultime è legate una credenza contadina davvero affascinante. Scopriamola!

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castagne matte
Conosci questa affascinante credenza? (fonte pixabey)

Ebbene, secondo le vecchie credenze contadine, le castagne matte seppur non commestibili potrebbero aiutarci contro i malanni di stagione. Un tempo, infatti, sembra che la corteccia dell’ippocastano da cui vengono prodotte fosse usata come rimedio contro la febbre. Per questo motivo tenere una castagna matta in tasca, si pensa, aiuterebbe a tenere lontani febbre e raffreddori. Per lo stesso motivo, un tempo, ai cavalli venivano date da mangiare per aiutarli contro il raffreddore e perfino l’asma. Incredibile, non trovate? Si tratta, ovviamente, di una credenza, ma l’importante è saper distinguere tra le due tipologie per non rischiare di danneggiare la nostra salute.

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