I racconti della nonna: storia del Risotto alla Milanese, quando un errore può diventare un vero capolavoro

I racconti della nonna: l’antica storia del Risotto alla Milanese, quando un errore può diventare un vero capolavoro d’arte e di gusto.

Che il Risotto alla Milanese sia uno dei piatti più iconici e conosciuti della cucina lombarda è ormai risaputo. Sono in pochi, però, a conoscere la sua vera ed antichissima storia.

risotto alla milanese
Risotto allo zafferano. Credits: Adobe

Sembra, infatti, che le sue origini siano da ricercare nella tradizione kosher medievale e, in particolare, nel riso allo zafferano giunto in Sicilia e poi in tutto il Nord Italia grazie ad alcuni mercanti ebrei. Non c’è, quindi, da stupirsi se per alcuni il famoso Risotto alla Milanese sarebbe da considerarsi un lontano cugino degli arancini siciliani. Ma non finisce qua, perché in realtà l’origine più conosciuta di questo piatto tradizionale è un’altra e si intreccia con la storia di un errore per così dire artistico. Quando scoprirete di che cosa stiamo parlando resterete di sicuro senza parole.

Storia del Risotto alla Milanese: quando un errore può diventare un capolavoro d’arte e di gusto

Il Risotto alla Milanese, come ben sappiamo, è considerato da molti un vero e proprio capolavoro di gusto. Non tutti, però, sanno che pare essere nato da un errore artistico. Secondo quanto testimoniato da un documento ritrovato nella biblioteca Trivulziana, il piatto meneghino sarebbe apparso per la prima volta nel lontano 1574, durante le nozze della figlia di Mastro Valerio di Fiandra. Un pittore fiammingo che all’epoca lavorava alle vetrata del Duomo di Milano insieme al suo assistente chiamato da tutti Zafferano per via della sua abitudine di mescolare tale spezia all’interno dei colori della propria tavolozza per renderli più accesi e brillanti.

risotto alla milanese
Zafferano. Credits: Pixabay

Così, forse per gioco, Zafferano fece aggiungere al riso un po’ di quella spezia e gli invitati al matrimonio rimasero subito sorpresi del risultato finale. Vale a dire un piatto dal gusto strepitoso e del colore dell’oro, simbolo di ricchezza e prosperità. Da allora il riso, all’epoca servito perlopiù in bianco con un po’ di burro, cominciò ad essere preparato sempre con lo zafferano, diventando quindi una ricetta molto alla moda, apprezzata non soltanto a Milano, ma anche nel resto d’Italia. Incredibile, non è vero? Eppure è proprio così!

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