I racconti della nonna: la storia del ‘pagnuttiello’ e dei ‘pagnuttellari’, antenati napoletani del fast food

I racconti della nonna: conosci la storia del ‘pagnuttiello’ e dei ‘pagnuttellari’? Non tutti sanno che questi sono da considerarsi i veri antenati napoletani del fast food e del delivery. Una tradizione antichissima che ha trovato il modo di arrivare oggi fino a noi.

Sai già che cosa sono il ‘pagnuttiello’ e i ‘pagnuttellari’? La loro storia è davvero antichissima e risale ai tempi della Napoli dei nostri nonni. In pratica i ‘pagnuttielli’ sono una sorta di frittatine di pasta molto simili alle zeppole.

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La storia del ‘pagnuttiello’ e dei pagnuttellari’. Credits: Adobe

Prepararli è davvero semplicissimo: basta fare l’impasto per il pane e condirlo con tutti i salumi a nostra disposizione. Possiamo, quindi, dire che il ‘pagnuttiello’ di fatto è l’antenato del celebre panino napoletano. Ma facciamo ora un passo indietro e cerchiamo di scoprire meglio la sua antichissima storia. Resterai senza parole!

L’antica storia del ‘pagnuttiello’ e dei ‘pagnuttellari’

Come abbiamo anticipato, il ‘pagnuttiello’ è un tipico prodotto di rosticceria nato tantissimi anni fa nei quartieri poveri napoletani. Un avanzo di pasta di pane in genere piccolo e rotondo ed arricchito con strutto, salame, pecorino, cicoli e quant’altro, a seconda di quello che c’era a disposizione. Insomma, una ricetta povera che ha trasformato necessità in virtù come spesso accadeva nei primi anni del 900. All’epoca, infatti, i ‘pagnuttielli’ erano venduti dai cosiddetti ‘pagnuttellari’. Vale a dire i garzoni dei pastifici, i quali giravano per la città distribuendo ai clienti le proprie specialità con un carrettino. Una sorta di fast food ante litteram in un periodo storico in cui le ricette di riciclo erano praticamente all’ordine del giorno.

L’evoluzione nel corso del tempo

Possiamo quindi dire che il ‘pagnuttelaro’ è da ritenersi  senza dubbi il vero precursore del concetto di delivery e di fast food. Mentre il ‘pagnuttiello’ è da considerarsi l’antenato del famosissimo panino napoletano, anche se differisce da quest’ultimo nell’impasto. Il primo infatti era realizzato soltanto con farina, acqua, lievito e strutto. Il secondo, invece, prevede l’aggiunta del latte.

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Panini napoletani. Credits: Adobe

Ad ogni modo, nonostante questa antica eredità culinaria sia riuscita ad arrivare in qualche forma fino a noi, la figura del ‘pagnuttellaro‘ con i suoi ‘pagnuttielli’ è oggi in realtà scomparsa. O, meglio, si è modificata nel tempo. Tanto che attualmente è possibile ritrovarla nelle panetterie più storiche di Napoli, dove oltre al più moderno panino napoletano si preparano ancora i ‘pagnuttielli’ di impasto di pane avanzato.

 

 

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