Ormai questi prodotti non si possono comprare più al supermercato: prezzi inaccessibili

Ormai questi prodotti non si possono comprare più al supermercato: i loro prezzi sono diventati davvero inaccessibili. Di cosa si tratta.

Con l’inflazione sempre crescente, l’aumento dei prezzi delle materie prime, del gas e dell’energia elettrica, le famiglia italiane si sono trovate a dover fare una serie di piccole grandi rinunce.

Prezzi inaccessibili
Prezzi inaccessibili. Credits: Adobe

A tal proposito, hanno smesso di acquistare alcuni prodotti al supermercato, poiché i prezzi sono di fatto diventati inaccessibili. Ma vediamo nel dettaglio quali sono quelli che costano di più. Nei prossimi paragrafi andremo a stilare una classifica sulla base di un recente studio sull’andamento dei prezzi condotto da Unionecamere.

I prodotti dai prezzi inaccessibili

Come abbiamo anticipato fin dall’inizio del nostro articolo, negli ultimi mesi si è assistito ad un drastico aumento dei prezzi delle materie prime. Di conseguenza, tantissime famiglie di italiani sono state costrette a rivedere le proprie abitudini. In particolare, hanno dovuto fare importanti rinunce nel fare la spesa settimanale a causa dei prezzi inaccessibili di alcuni prodotti. Scopriamo ora più nel dettaglio quali sono i più costosi.

La classifica dei prodotti più cari

Unionecamere ha recentemente preso in analisi l’andamento dei prezzi, in collaborazione con BMTI e REF Ricerche. A partire da questo studio è emersa una classifica dei prodotti più costosi che vede al vertice della piramide moltissimi generi alimentari e di prima necessità. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo. Tra i prodotti il cui prezzo è aumentato ulteriormente nel corso del mese di settembre 2022 abbiamo:

  • tonno all’olio d’oliva +6,1%;
  • carne in scatola +5,1%;
  • birra nazionale + 4,8%;
  • biscotti +4%.
Prezzi inaccessibili
Prezzi inaccessibili. Credits: Adobe

Come si legge su GreenMe, alla luce delle valutazioni finora condotte, Unionecamere ha potuto ipotizzare che si “prospetta una crescita dei prezzi pagati delle Centrali di Acquisto della GDO all’industria alimentare del +2,2% nel bimestre ottobre-novembre, portando così i prezzi su di un livello atteso pari al +16,6% rispetto allo stesso bimestre del 2021”. Una situazione decisamente molto preoccupante che metterà a dura prova tantissimi italiani. Pertanto, ci si aspetta che tra ottobre e novembre ci sia un ulteriore aumento dei prezzi per questi prodotti:

  • olio extravergine d’oliva +8,2%;
  • tonno all’olio d’oliva e birra nazionale +7,3%;
  • carne in scatola 6,7%.

Se ti è piaciuto questo articolo leggi qui e scopri qual è il settore del supermercato più caro.

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