Vino in cucina: i segreti per usare quello più adatto alle nostre ricette

Vino in cucina: abbiamo sempre parlato dei giusti abbinamenti, ma quali sono i segreti per usarlo all’interno delle nostre ricette?

Che il vino e il cibo vadano di pari passo è ormai appurato. Lo abbiamo già visto nel corso dei precedenti articoli per cercare di capire il perfetto abbinamento ed esaltare alcune particolari ricette. In realtà, però, c’è un altro aspetto che lega il vino alla cucina, vale a dire il suo utilizzo all’interno delle preparazioni. Sì, perché il vino non solo si gusta a tavola, ma si usa anche ai fornelli. Scopriamo, quindi, quali sono i segreti per scegliere quello più adatto come ingrediente delle nostre ricette.

Perché si usa il vino in cucina

vino in cucina
Come usare il vino in cucina

Fin dai tempi degli Etruschi e degli Antichi Romani il vino era usato in cucina per insaporire i piatti. In particolare, per marinare la carne o per creare delle salse di accompagnamento. Questo utilizzo, come ben sappiamo, è giunto fino a noi ed oggi siamo soliti impiegare il vino ai fornelli soprattutto per:

  • sfumare i piatti;
  • legare gli ingredienti fino a formare una crema;
  • preparare salse in accompagnamento a piatti a base di carne;
  • marinare carni, verdure e formaggi.

Questi sono solo alcuni degli utilizzi che si possono fare del vino in cucina. Ad ogni modo è bene sapere che, al contrario di quanto si possa pensare, quando lo si utilizza in cottura la componente alcolica del vino non viene trasmessa al piatto, perché questa evapora quando la temperatura supera i 70°. Ma come si sceglie un vino da usare per cucinare?

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Quali vini scegliere

vino in cucina
La scelta del vino in cucina

Quando si sceglie un vino da usare in cucina bisogna sempre considerare la sua natura acida perché questa è la parte che non evapora e si aggiunge al sapore del cibo. Perciò, al contrario di quanto fanno in molti, per cucinare non si deve assolutamente usare un vino troppo scadente o non più bevibile, in quanto rovinerebbe il piatto. Inoltre, in generale, è meglio evitare i vini maturi perché il loro sapore non si adatta al cibo, mentre è preferibile usare un vino giovane. In più, occorre anche tenere a mente alcune linee guida fondamentali:

  • i vini bianchi come il Pinot Bianco si usano per cucinare zuppe e piatti di pesce e verdure;
  • i vini rossi come il Cabernet, il Merlot o il Refosco si utilizzano per le preparazioni di carne;
  • i vini rosati si prestano sia per le ricette di carne che di pesce;
  • gli spumanti possono essere impiegati per ricette specifiche come il risotto;
  • i vini dolci e liquorosi sono, infine, consigliati per creme e dessert.
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