I racconti della nonna: che cos’è il caciocavallo dell’emigrante, la storia tutta italiana all’epoca del proibizionismo

I racconti della nonna: che cos’è il caciocavallo dell’emigrante, la storia tutta italiana all’epoca del proibizionismo. Rimarrete di stucco!

Avete mai sentito parlare del caciocavallo dell’emigrante? Si tratta di un’usanza tutta italiana, che affonda però le sue origini negli Stati Uniti all’epoca del proibizionismo.

caciocavallo dell'emigrante
Formaggio caciocavallo. Credits: Pixabay

La sua storia ha davvero dell’incredibile, in quanto intrisa di tradizioni, emozioni e di quell’attaccamento alla propria terra che caratterizza tutti coloro che nella vita si trovano di fronte alla difficile scelta (spesso obbligata) di lasciare il proprio paese. Quando, infatti, la scoprirete resterete di sicuro senza parole!

Che cos’è il caciocavallo dell’emigrante

Il caciocavallo dell’emigrante, di fatto, altro non è che un formaggio tipico cilentano che nasconde al proprio interno un delizioso cuore fatto di salame. Nel corso del tempo questa gustosa specialità è diventata famosa in tutto il Sud Italia. Dalla Calabria alla Basilicata, ogni regione ha elaborato la propria personale versione. Nel cosentino, per esempio, il caciocavallo dell’emigrante non era fatto con il salame, bensì con la soppressata piccante. Ad ogni modo, a rendere unica e speciale questa invenzione tanto bizzarra è la sua incredibile storia. Questo formaggio, infatti, non nasce come una semplice specialità del territorio, ma come la risposta ad un’esigenza storica ben precisa.

L’incredibile storia all’epoca del proibizionismo

Come abbiamo anticipato, la storia del caciocavallo dell’emigrante affonda le proprie origini nei primi anni del 900, all’epoca del flusso migratorio degli italiani negli Stati Uniti dove vigeva il proibizionismo. A tal proposito, bisogna ricordare che allora non era soltanto vietato bere alcolici, ma c’erano anche moltissimi divieti che riguardavano proprio l’importazione di svariati generi alimentari, tra cui anche l’olio d’oliva. Ma come si inserisce in questo contesto la storia del caciocavallo dell’emigrante?

caciocavallo dell'emigrante
Salame piccante. Credits: Pixabay

Tra le tante regole che condannavano le usanze gastronomiche italiane vi era anche quella che vietava l’importazione dei salumi con le navi passeggeri, perché la carne di suino era considerata pericolosa dal punto di vista dell’igiene e della sanità. Tuttavia, alcuni migranti del Sud Italia decisero di trasgredire alle regole, cominciando a nascondere salami, salsicce e soppressate all’interno del caciocavallo. Il formaggio, così, divenne una sorta di scrigno al cui interno era nascosto un tesoro segreto da spedire oltreoceano. Incredibile, non è vero?

 

Impostazioni privacy