“Pasta a 2 euro al chilo”, cosa c’è da sapere sull’aumento dei costi, i dettagli

Le famiglie italiani si trovano a fare i conti non solo con l’aumento delle utenze, ma anche dei prodotti: “pasta a 2 euro al chilo”

Abbiamo vissuto e stiamo vivendo una profonda crisi economica che ha segnato profondamente le famiglie italiane. Dallo scorso anno gli aumenti delle utenze, coadiuvato a quelli di alcuni prodotti anche di prima necessità, gravano sull’economia domestica. “Pasta a 2 euro al chilo”, cosa c’è da sapere sull’aumento dei costi, i dettagli.

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Tra i prodotti alimentari più consumati in Italia c’è sicuramente la pasta. Siamo un paese che da tradizione la porta in tavola quasi ogni giorno, condita in modo sempre diverso e saporito. Basti pensare anche alle ricette più semplici, come gli spaghetti aglio e olio, uno dei piatti economici e squisiti che spesso fanno capolino nel nostro menu.

A preoccupare, però, è l’impennata dei prezzi a cui stiamo assistendo. Andiamo a scoprire cosa si apprende da “Il Corriere della Sera” in proposito.

Aumento della pasta, fino a 2 euro al chilo: perché il prezzo sale esponenzialmente

Ce ne saremo resi conto tutti, camminando tra gli scaffali di negozi e supermercati. Il costo dei prodotti aumenta e a saltare all’occhio è soprattutto quello della pasta. Ne ha parlato in modo approfondito il “Corriere della sera”, vediamo i dettagli.

Citando un’analisi de “Il Salvagente”, è emerso che, in confronto ai prezzi registrati nel 2020, c’è stata un’impennata importante. Basti pensare che il settore agricolo ha visto crescere costi e prezzi di circa il 30% in un solo anno.

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Alla base di questa impennate ci sono una serie di cause. L’aumento dei costi delle materie prime e di quelle di produzione, la crisi energetica che stiamo vivendo. Si stima che solo tra Luglio 2021 e Luglio 2022 ci sia stato un rialzo del prezzo medio della pasta da 1,42 euro a 1,84.

Il “Corriere della Sera” prende ad esempio gli spaghetti, uno dei formati preferiti dalle famiglie italiane. Sempre basandosi sull’analisi de “Il Salvagente” stimata sui dati Ismea, si è fatto un confronto tra il 2022 e oggi. Iniziando dalla Barilla, marchio celebre e amatissimo: nel 2020 una confezione di spaghetti costava circa 1,72 euro, oggi invece siamo circa a 2,03. Aumenti anche per De Cecco, Rummo e in particolar modo per “La Molisana”.

Non sono esclusi, tuttavia, da questa impennata, nemmeno i discount. Basti pensare alla Coop che ha visto un passaggio da 1,38 euro circa a 1,84 euro al chilo. E, ricordiamo, si tratta di un prodotto che nel nostro Paese è considerato irrinunciabile dalle famiglie italiane.

Una situazione che, per il momento, non sembra accennare a migliorare e di cui avremo modo di comprendere sviluppi ed eventuali cambiamenti solo nel corso dei prossimi mesi. Nella speranza di un ridimensionamento dei costi in favore delle famiglie.

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