I racconti della nonna: perché una notizia falsa si chiama ‘bufala’? Il motivo ha a che fare con la carne: storia incredibile

I racconti della nonna: sai perché una notizia falsa si chiama ‘bufala’? Il motivo ha a che fare con la carne: storia incredibile! Guarda un po’ qua.

Nella nostra quotidianità siamo ormai abituati ad utilizzare tantissime espressioni e numerosi modi di dire che hanno a che fare con il cibo e con la cucina. ‘Restituire pan per focaccia’, ‘Essere dolce come il miele’, ‘Essere un salame’, ‘Essere una pentola di fagioli’, ‘Avere le fette di prosciutto sugli occhi’ e chi più ne ha più ne metta.

perché si chiama 'bufala'
Perché una notizia falsa si chiama ‘bufala’. Credits: Adobe

Come, infatti, certamente saprai la nostra cultura e così anche la nostra lingua attingono spesso alla tradizione gastronomica. In particolare, sai perché una notizia falsa si chiama ‘bufala’? Il motivo è legato alla carne… Ecco svelata la verità: storia incredibile!

Perché una notizia falsa si chiama ‘bufala’

Forse non te lo sarai mai chiesto prima d’ora, ma sai perché una notizia falsa si chiama ‘bufala’? A tal proposito, esistono diverse teorie per spiegare l’origine di questo particolarissimo modo di dire. Secondo alcuni, l’utilizzo del termine con una simile accezione deriverebbe dall’anello che i buoi hanno al naso e che gli allevatori usano per guidarli. Da qui ‘menare per il naso’ e, quindi, l’idea di una notizia falsa capace di influenzare l’opinione altrui. Un’altra storia molto diffusa è quella secondo cui l’espressione ‘bufala’ trarrebbe origine dal Carnevale di Siena e Firenze, dove generalmente si organizzava la ‘bufalata’. Un palio durante cui si svolgeva una corsa con i buoi in tono burlesco e di presa in giro. Ma non finisce qua…

Il vero motivo ha a che fare con la carne

Al di là delle teorie sopra citate, pare proprio che la vera origine dell’espressione sarebbe strettamente legata alla tradizione gastronomica romana. Fin dall’Antica Roma, infatti, tra i macellai era in voga un’usanza molto particolare. Quella di spacciare la carne di bufala, ritenuta meno pregiata, per carne di maiale o manzo al fine di guadagnare di più.

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Bufala. Credits: Pixabay

Tale abitudine nel corso del tempo si è radicata in tantissime osterie laziali che sono riuscite così a truffare moltissimi avventori. Tuttavia alcuni clienti, accorgendosi dell’inganno, hanno esclamato in romanesco “Arifilà ‘na bufola” e da qui l’utilizzo del termine come sinonimo di fregatura, anche se oggi i prodotti di bufala hanno riguadagnato grande prestigio. Lo sapevi?

 

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